Luciano De Tommaso casting sculptor

Luciano De Tommaso nasce ad Udine nel 1973 e fin da bambino vive nel mondo artistico del padre, che è pittore e scultore. Le prime esperienze di fusione le realizza proprio con il genitore. Ne segue successivamente le orme e decide di investire tutte le sue energie nella creazione di uno studio - fonderia, che gestisce indipendentemente. Oltre all'esperienza già acquisita, il suo intenso spirito di ricerca lo porta a confrontarsi con vecchi maestri fonditori e scultori provenienti da diverse tradizioni tecniche, che gli forniscono consigli e gli trasmettono preziosi segreti del settore. Tutto il resto, dai forni realizzati su misura ai mille attrezzi del mestiere, viene studiato e provato nel tempo.
Fondamentali si rivelano in particolare le esperienze e le sperimentazioni per la realizzazione delle finiture e dei trattamenti del metallo, poiché la scultura, bronzea in particolare, proprio di finiture vive.

La necessità di avere il controllo su ogni particolare della forma porta l’artista ad approfondire, nel corso di dieci anni, quasi tutte le metodiche di modellato della cera e delle tecniche fusorie, che per loro natura sono intimamente connesse l’una all’altra.
La ricerca delle finiture, degli effetti e delle patine è anch’essa frutto di una lunga ricerca, maturata in proprio per sopperire alla scarsità di possibilità che vengono generalmente offerte.
Ciascuna opera deve essere concepita nei particolari e nella tecnica ancor prima di dare il primo colpo di scalpello o la prima pennellata di cera, poiché la progettazione a monte coinvolge tutto il processo, dalla tecnica fusoria da utilizzare, al posizionamento dei canali di colata, alla direzione del flusso di metallo, agli sfiati per i gas etc...

 

Tutte le sculture sono realizzate personalmente seguendo differenti metodi, tra i quali principalmente la doppia scultura od il cast-on, tecniche impegnative e non comuni, ma che sono le sole a garantire la resa degli effetti, la plasticità e la libertà delle forme. Si tratta di una sequenza di due sculture, la prima in materiale inerte, già riproducente il soggetto, la seconda realizzata sulla prima con varie cere prodotte ad hoc per la raffinazione della forma, gli sbalzi, le applicazioni e le decorazioni.
Alternativamente viene realizzata una prima opera in metallo su cui andrà a fondersi la seconda colata di metallo liquido, per esempio nelle combinazioni bronzo-allumino oppure acciaio-bronzo, o comunque nella lega necessaria per la riuscita ottimale del pezzo e delle sue patine.

 

 

La fusione avviene soltanto dopo l'essicazione dello stampo in materiale inerte che richiude la scultura. Ogni fase richiede precisione e attenzione al dettaglio, in quanto ogni errore comporta la perdita irrimediabile dell’opera.
La scultura grezza viene estratta dallo stampo, che viene sbriciolato. Vengono rimossi i canali di colata, resi invisibili con un paziente lavoro di cesello e, solo alla fine, quando il pezzo è morbido e levigato, si passa alla stesura della patina. Tutti i colori vengono applicati mediante reazioni chimiche a caldo oppure a freddo e successivamente protetti da diversi tipi di cera che ne esaltano le tonalità e le caratteristiche specifiche. Tutte le opere sono, per loro stessa natura, realizzate in un unico pezzo e non sono riproducibili.

 

Numerosi lavori dell'artista sono presenti in diverse collezioni in Italia, Germania, Svizzera, Austria, Slovenia, Stati Uniti, Giappone ed Inghilterra.